Dal libro "Vaghezza nel soffio vitale"
racconto: "il sarago pizzuto"

“Mario!!! Cosa faccio??...”
Mario: “Mantieni la calma e dài lenza con la frizione,
poi recupera, devi stancarlo, da quanto tira è una
padella!!!”
Un colorito cereo pervade il viso di Stefaneddu...
La tensione è alle stelle, la lenza fischia agli strappi nel
mulinello.
“Ho paura che strappi la lenza!!! Mario prendi tu la
canna!”
Mario non cede alla tentazione: “No! Arrangiati da solo,
ha abboccato bene e non potrà slamarsi facilmente!” A
quella richiesta non riesce a trattenersi e scoppia in una
sonora risata.
“Adesso sono affari tuoi!”
La lotta continua... non riesce a stancarlo e strappa
strappa, e più strappa e più Stefaneddu va in
confusione.
Finalmente, il luccichio della preda in superficie, la resa.
Con gesto felino, Mario agguanta il coppo e si precipita
giù dallo scoglio.
“Adesso recupera con calma!”
Mentre il sarago dà sfogo alle ultime energie rimaste, in
un baleno è dentro il coppo, Mario con due balzi torna
sulla posizione.
“Stefaneddu!!! Guarda cosa hai pescato!!! Con un mare
così!”
A Stefaneddu, per un attimo, viene meno il fiato poi...
un lungo sospiro. Confuso ed il viso ancora più cereo,
cede ai singhiozzi, scorrono sul viso lacrime copiose,
afferra l'amico e lo stringe forte a sé.
Mario, intenerito, lo cinge con una forte stretta, lo
calma, ma l'emozione è forte e le lacrime scaturiscono
cariche di tenerezza.
“Grazie Mario...”
Mario lo tiene stretto tra le sue possenti braccia, sente il
battito di quel piccolo grande cuore.
Nel frattempo il sarago pizzuto, occhi sgranati, dà gli
ultimi colpi di coda dentro il cestino.
racconto: "il sarago pizzuto"
“Mario!!! Cosa faccio??...”
Mario: “Mantieni la calma e dài lenza con la frizione,
poi recupera, devi stancarlo, da quanto tira è una
padella!!!”
Un colorito cereo pervade il viso di Stefaneddu...
La tensione è alle stelle, la lenza fischia agli strappi nel
mulinello.
“Ho paura che strappi la lenza!!! Mario prendi tu la
canna!”
Mario non cede alla tentazione: “No! Arrangiati da solo,
ha abboccato bene e non potrà slamarsi facilmente!” A
quella richiesta non riesce a trattenersi e scoppia in una
sonora risata.
“Adesso sono affari tuoi!”
La lotta continua... non riesce a stancarlo e strappa
strappa, e più strappa e più Stefaneddu va in
confusione.
Finalmente, il luccichio della preda in superficie, la resa.
Con gesto felino, Mario agguanta il coppo e si precipita
giù dallo scoglio.
“Adesso recupera con calma!”
Mentre il sarago dà sfogo alle ultime energie rimaste, in
un baleno è dentro il coppo, Mario con due balzi torna
sulla posizione.
“Stefaneddu!!! Guarda cosa hai pescato!!! Con un mare
così!”
A Stefaneddu, per un attimo, viene meno il fiato poi...
un lungo sospiro. Confuso ed il viso ancora più cereo,
cede ai singhiozzi, scorrono sul viso lacrime copiose,
afferra l'amico e lo stringe forte a sé.
Mario, intenerito, lo cinge con una forte stretta, lo
calma, ma l'emozione è forte e le lacrime scaturiscono
cariche di tenerezza.
“Grazie Mario...”
Mario lo tiene stretto tra le sue possenti braccia, sente il
battito di quel piccolo grande cuore.
Nel frattempo il sarago pizzuto, occhi sgranati, dà gli
ultimi colpi di coda dentro il cestino.
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